Fino a poco tempo fa, in Italia, esistevano due modalità di regolazione del settore energetico: il mercato tutelato e il mercato libero. Tuttavia, con l’inizio del 2024, il mercato tutelato ha cessato di esistere, lasciando spazio unicamente al mercato libero. Vediamo insieme le principali differenze tra i due per capire meglio le opzioni disponibili per i consumatori energetici.
Il mercato tutelato era il regime in cui utenti di piccole dimensioni (famiglie e aziende con meno di 10 dipendenti) potevano accedere all’energia a tariffe stabilite dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Queste tariffe variavano in base ai prezzi delle materie prime. Tuttavia, dal gennaio 2024, tutti i clienti domestici sono passati al mercato libero, eliminando la possibilità di avere contratti con prezzi fissati dall’ARERA.
Il mercato libero è il risultato di un processo di liberalizzazione iniziato nei primi anni ’90 con il decreto Bersani e completato nel 2017 con il DDL Concorrenza. Questo cambiamento ha aperto nuove opportunità per i consumatori, permettendo loro di scegliere tra diversi fornitori e piani tariffari. Le tariffe nel mercato libero sono determinate dalla concorrenza tra i fornitori, senza interventi diretti da parte delle autorità statali sui prezzi.
Nel mercato tutelato, i prezzi erano uniformi per tutti i clienti, fissati dall’ARERA. Nel mercato libero, invece, i prezzi dipendono dalla domanda e offerta. I consumatori possono scegliere il fornitore con l’offerta più vantaggiosa, cambiando facilmente se i prezzi diventano troppo alti.
Nel mercato tutelato, i consumatori vulnerabili erano più protetti dagli aumenti di prezzo. Nel mercato libero, invece, i prezzi possono essere più volatili, ma esistono comunque misure di sostegno come il bonus sociale per le famiglie a basso reddito, valido in entrambi i regimi, purché il fornitore aderisca al Fondo Nazionale per il Bonus Elettrico e Gas.
Il mercato libero non è privo di regole. È sottoposto al controllo dell’Antitrust e dell’ARERA, che garantiscono trasparenza e correttezza dei prezzi praticati dai fornitori privati.
Sebbene non sia più possibile scegliere il mercato tutelato, il mercato libero offre maggiori opportunità di risparmio e personalizzazione. Tuttavia, richiede ai consumatori maggiore attenzione nel confrontare le offerte e nel negoziare le condizioni contrattuali.
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