Tre italiani su quattro sono passati al mercato libero dell’energia elettrica, ma questo cambiamento non ha ancora portato vantaggi concreti per i 14,7 milioni di consumatori coinvolti. Le offerte del mercato libero risultano generalmente meno convenienti rispetto al servizio di maggior tutela, con prezzi medi più alti.
Ma quanto pagano di più i consumatori per la luce? Secondo i dati forniti dal presidente dell’Arera, le aste per la fornitura del Servizio a tutele graduali hanno determinato un vantaggio di circa 113 euro/anno per chi non è passato al mercato libero. Stefano Besseghini, durante la presentazione della Relazione annuale dell’Authority, ha spiegato che le offerte del mercato libero dell’energia elettrica sono meno attraenti rispetto ai servizi regolati, caratterizzate da prezzi più elevati.
Besseghini ha sottolineato la necessità per l’Autorità di rafforzare il controllo e le garanzie nel mercato libero, focalizzandosi sulla capacità del mercato di offrire prezzi competitivi o servizi di reale valore aggiunto. È evidente, ha aggiunto il presidente, la difficoltà nel comunicare con il consumatore finale, in particolare con i piccoli consumatori. La forza commerciale dei grandi gruppi spesso porta a scelte non sempre economicamente razionali.
Non solo le bollette della luce sono più care nel mercato libero, ma anche quelle del gas. Il passaggio al nuovo regime nel gennaio 2024 ha comportato aumenti di spesa tra il 3,7% e il 12,5% per il cliente domestico tipo con un consumo di 1400 Smc/anno.